sabato 17 dicembre 2011

SAUNA GALLEGGIANTE

Tengo gli occhi aperti a fatica.
Ho la sensazione di aver corso per dieci chilometri.
Invece sono stato seduto per quasi tre ore: ho inaugurato la stagione invernale (anche se è ancora autunno) con un pomeriggio in sauna, una di quelle in stile finlandese, molto diffuse in tutto il nord Europa: sono delle stanze interamente in legno: pareti, sedute e cuscini, dove la temperatura può arrivare agli 80-100 °C e l’umidità non supera il 20%.
Anche a Berlino ce ne sono molte e per tutti i gusti: quella in cui sono andato oggi si chiama Badeschiff Arena e si trova a Kreuzberg, proprio sulla Sprea: è una tensostruttura in legno e PVC, che viene montata ogni anno a copertura e ampliamento della piscina che, d’estate, galleggia sul fiume. E’ aperta dalle 12:00 a mezza notte e costa 12€ per tre ore (9€ se si arriva prima delle 15:00).
Una particolarità di queste saune è che, qui, sono unisex: si entra, ci si spoglia - completamente nudi! - si fa la sauna, la doccia, si nuota in piscina, nudi, uomini e donne, vecchi e bambini, tutti insieme, appassionatamente. Devo ammettere che all’inizio fa un po’ effetto essere nudi in mezzo agli sconosciuti, ma dopo pochi minuti, in genere, non ci si fa più caso.
Bisogna avere un asciugamano per ovvi motivi igienici: si va lì per sudare e, dato che è tutto di legno, bisogna usare qualcosa per non inzuppare tutto con il proprio sudore. Dopo quindici minuti a 80 °C si gocciola come polli allo spiedo!
L’iter è questo: ci si mette “in forno” per una quindicina di minuti, appunto, alla temperatura che si preferisce (60 o 80 °C); dopo, la tradizione prevede che si facciano due passi all’aria aperta per stemperarsi un po’ (a volte il fiume è completamente ghiacciato e la temperatura può essere abbondantemente sotto lo zero) prima della doccia fredda, ma fredda per davvero!
In alcune saune, volendo, c’è anche un secchio appeso (anche lui di legno), sempre pieno d’acqua ghiacciata, che aspetta solo di essere rovesciata addosso all’ interessato, che deve tirare una cordicella e...il gioco è fatto.
Dopo la doccia, si può nuotare in piscina o rilassarsi su comode sdraio, rigorosamente di legno anch’esse, prima di iniziare nuovamente il giro: sauna, due passi, doccia, piscina/sdraio e così via fino a che se ne ha voglia e forza.
Quando abitavo a Prato, ero un frequentatore abituale delle terme di Petriolo.
Adesso, visto che mi rimangono un po’ fuori mano, ho trovato un degno sostituto urbano.

martedì 6 dicembre 2011

Lacrime e sacrifici


Fanno davvero effetto le lacrime della signora Elsa Fornero.La neo Ministra del Lavoro non ha retto l'emozione in conferenza stampa e quando è arrivata ad illustrare la dolorosa misura (per gli italiani) sulle pensioni che (da 1000€ in su) non saranno più indicizzabili all' inflazione è scoppiata in lacrime.
Ha finito il suo intervento rotto dal pianto il Presidente del Consiglio Mario Monti che, per solidarietà al sacrificio che gli italiani dovranno fare nei prossimi mesi, ha deciso di rinunciare al suo compenso di Premier e che, alla domanda di un giornalista straniero, sulla possibilità di far pagare l’ICI anche alla Chiesa Cattolica, ha risposto che "è una questione che questo Governo non si è ancora posto".
Si, perché i precedenti governi, di “destra” prima (Berlusconi 2005) e di “sinistra” poi (Prodi 2006) invece, se l’erano posto il problema, ed erano corsi in aiuto della Santa Romana Chiesa evitando che su di lei pesasse una sentenza della Cassazione del 2004, che prevedeva l’esenzione dall’ICI solo per quegli immobili all’interno dei quali si svolgevano, effettivamente, attività di culto (Ilfattoquotidiano.it).
E quelle lacrime e questi fatti fanno ancora più effetto se le letti da lontano, da un altro Paese dove ci sono ancora i resti dei manifesti (in parte coperti o strappati) della manifestazione che è stata organizzata a Berlino il 22 Settembre scorso, in occasione della prima visita ufficiale del Papa in Germania: era la prima volta che Joseph Ratzinger metteva piede nella sua nazione nelle vesti di Papa e, mentre alcuni politici disertavano il Reichstag per la visita del Santo Padre, migliaia di persone (famiglie, studenti, organizzazioni gay e non, ecc.) manifestavano contro la posizione della Chiesa riguardo alla contraccezione, all’omosessualità e alla maniera con cui ha gestito gli scandali di pedofilia in cui è stata coinvolta.
Solo dopo aver  partecipato a quella manifestazione mi sono reso conto che si può esercitare il diritto di manifestare, in un corteo autorizzato e civile, contro la Chiesa.
E se neanche adesso la politica italiana riesce a chiedere a tutti, nessun escluso, di dare il proprio contributo, allora sarebbe bello che a farlo fosse la gente: mi piacerebbe partecipare ad una manifestazione di cittadini che sfilano, con i pensionati in prima fila, chiedendo alla Chiesa di fare, anche lei, un sacrificio.
Certo che una vecchietta farebbe non poca fatica a tenere,in una mano il rosario e, nell' altra, uno striscione contro qualcuno in cui ha riposto la fede di una vita.
Chissà che in occasione del Santo Natale, la Chiesa non ci stupisca tutti con un atto spontaneo di caritas cristiana, la stessa che Gesù professava e su cui Benedetto XVI ha scritto un’enciclica dal titolo "Deus caritas est". Chissà, magari...

giovedì 1 dicembre 2011

Supperclub, l'estro è servito

Si chiama Gaetano Vannucchi e fa il cuoco per Supperclub. O forse è più giusto dire: si chiama Gaetano Vannucchi e fa il cuoco in un ristorante a Berlino. Ma è anche un artista e, fra le altre cose, fa il cuoco per Supperclub, un progetto artistico/gastronomico.
E cos’altro poteva fare un cuoco/artista italiano a Berlino? Oltre al suo vero lavoro, che lo impegna per metà della settimana in un ristorante “tradizionale”, il pratese Gaetano Vannucchi sta cercando di dare vita ad un progetto particolare: l’idea è quella di portare a domicilio, nelle case dei berlinesi, la buona cucina italiana. Supperclub, infatti, ha come obiettivo quello di dare la possibilità a chi non può permettersi i prezzi dei ristoranti italiani all’estero o a chi non vuole rinunciare all’intimità di casa propria, di mangiare la cucina tipica italiana, spendendo cifre ragionevoli: con una media di 20€ a persona, Gaetano riesce a “cucire” menù su misura (vegetariani o di pesce o altri secondo necessità) sfornando piatti e ricette che inventa ispirandosi liberamente ai piatti della tradizione toscana.
L’impresa ardua è riuscire a rispettare la tradizione senza reprimere il proprio estro e la fantasia, con l’ ulteriore difficoltà tecnica di dover usare, per la preparazione di queste cene, le cucine casalinghe (pentole, padelle, “fuochi” che molto spesso sono piastre elettriche) invece di quelle industriali. Fissato il menù con il committente, inizia la fase dell’organizzazione e della spesa: si perché, come la maggior parte dei Berlinesi, Gaetano non ha la macchina. Provate voi a fare la spesa per venti persone con la bici o con i mezzi pubblici!
Il problema si risolve noleggiando un’ auto (prenotandola con un po’ di anticipo si arriva a pagarla 3€ l’ora!) e ottimizzando il giro delle compere e della raccolta dei materiali e di portarli a casa dell’interessato/a il giorno precedente la cena. Poi, dalla mattina del giorno dopo, iniziano la preparazione e il servizio per il quale, Gaetano, si avvale dell’aiuto dei padroni di casa.
Il risultato è una cena con i fiocchi, preparata e servita in modo impeccabilmente professionale, nella cornice, intima ed informale, delle mura della propria casa.
Gli italiani sono famosi per la buona cucina e per l’arte dell’arrangiarsi.
Chissà che Gaetano non riesca a trovare la maniera di combinare le due cose. Io gli faccio un grosso in bocca al lupo.