martedì 31 gennaio 2012

PER SENTITO DIRE

Ci sono cose che s’imparano per esperienza diretta,altre per percorsi professionali o di studi,altre ancora “per sentito dire”: è il mio caso in fatto di club (discoteche) di Berlino.
Da quasi due anni,ormai,pur non essendoci mai stato,dai racconti di amici e conoscenti,conosco nomi e stranezze, fatti e leggende di molti club di Berlino. Ne ho sentito (e ne sento) così tanto parlare che,in alcuni,mi sembra di esserci già stato e,in altri,ho la sensazione di tornarci di tanto in tanto. Sono diventato,infatti,un “frequentatore abituale” del famoso Berghain.
E’ un club che si trova nel punto d’incontro di due quartieri,Kreuzberg e Friederichshain (da qui il nome Berghain),all’interno di una ex centrale elettrica alta 18 metri,che può contenere fino a 1500 persone, su tre piani, all’ultimo dei quali c’è l’altrettanto famoso Panorama-bar.
I due club sono nello stesso edificio,ma sono due ambienti distinti per tipologia di musica e di pubblico. All’ingresso si può essere respinti o ammessi in base a circostanze del tutto casuali: il biglietto costa 12€ e vale per tutto il fine settimana: alla porta,i buttafuori,perquisiscono borse e tasche per evitare che dentro possano essere introdotte armi,droghe e alcol.
Poi,una volta dentro,si trova di tutto,dalle droghe legali a quelle non,da quelle naturali alle sintetiche.
Sembra che al Berghain ci sia l’impianto Hi-Fi (indoor) più grande d’Europa e che sia stato progettato e realizzato da uno studio di ingegneria del suono che ha permesso di sfruttare al meglio la potenza dell’impianto senza danneggiare l’udito degli avventori che,all’ unanimità,sostengono di non avere quel fastidiosissimo fischio alle orecchie che si ha dopo essere stati a ballare nelle discoteche. I dj sono il vanto di questo club che, oltre ai propri,ospita dj di fama internazionale che attirano masse di devoti alla Techno da tutto il globo.
Un’altra delle cose che attira una certa tipologia di pubblico è la presenza, ad ogni piano, delle Dark Room: stanze dalla luce (poca)soffusa dove viene praticato sesso libero,promiscuo e,prevalentemente,omosessuale. La promiscuità si respira anche nei bagni che non hanno la classica separazione Uomo-Donna e nei quali c’è la totale assenza di specchi. Augusto,un altro pratese residente a Berlino,ha deciso di festeggiare il suo compleanno (il prossimo fine settimana) al Bergain:se non vado a fargli gli auguri mi toglie il saluto. E allora auguri a lui (e a me!).



domenica 22 gennaio 2012

ATTUALITA' D' ALTRI TEMPI #2


Non molto tempo fa, c’è stato un giovane avvocato che ha accettato di difendere un personaggio piuttosto scomodo e ambiguo, pur di affermarsi nel lavoro e nella vita.
E’ successo a Roma, quando un famoso e noto avvocato, patrocinatore in cassazione, non appena eletto deputato in parlamento, per non dare adito a critiche, ha spedito il neo assunto Avv. Gianni Perego di Pavia a “scaricare” uno scomodo cliente, un grezzo e potente imprenditore edile, sul quale pendevano svariate e pesanti accuse: corruzione di pubblici ufficiali, frode, costruzioni illecite, raggiro dell’altrui credulità, false licenze comunali, peculato, bancarotta fraudolenta, appropriazioni indebite, rimozione di segnali di pubblico pericolo e omicidio colposo per la morte di due operai nei suoi cantieri, per mancata applicazione delle norme di sicurezza.
Alla fine del lungo elenco, il giovane e moralmente integro avvocato ha detto chiaro e tondo all’imprenditore che, anche se “a uno come lei può sembrare incredibile, esistono sprovveduti che rifiutano di difenderla e che rinunciano al guadagno”.
Alla fine di un intenso e sentito discorso, l’imprenditore ha convinto il giovane avvocato a ripensarci, ad accettarlo come cliente e “di mettere la carta bollata” in cambio “della carta filigranata, per mandare in galera tutti, fino a che giustizia la trionferà”.
Nel giro di qualche anno, l' Avv. Gianni Perego di Pavia, è diventato l’uomo chiave dei i loschi affari dell’imprenditore, nonché suo genero.
Ma per diventare definitivamente amministratore unico degli affari dell’impresa “Romolo Catenacci”, il giovane rampante ha dovuto scontrarsi con la mentalità retrograda del rozzo e ormai anziano imprenditore, ancora legato ai meccanismi del vecchio potere: “ bisogna possedere e controllare i piani regolatori, non la ‘tera’-ha sbottato Perego in faccia al suocero- “qui siamo ancora alla bustarella all’ assessore, mentre invece la grande industria, quella vera, si fa sostenere dal potere politico. Lo vuol capire che bisogna cambiare sistemi, bisogna farsi quotare in borsa. Con le sue furbizie e le sue piccole ‘drittate’ da capomastro, abituato a rubacchiare sui mattoni, lei sta sempre sulla soglia della galera. Non c’è posto per i vecchi rimbecilliti!”.
Parla di questo, e di molti altri aspetti dell’Italia del dopoguerra “C’eravamo tanto amati”, un film di Ettore Scola, del 1974. Giuro, del 1974.

venerdì 6 gennaio 2012

L'EPIFANIA TUTTE LE FESTE PORTA VIA

E anche questo Natale… s’o semo levato da ‘e palle!”.
Con queste memorabili parole, Riccardo Garrone apriva e chiudeva il suo discorso alla famiglia in "Vacanze di Natale".
Dato che “l’Epifania tutte le feste porta via”, anch’io potrei dire le stesse parole, visto che provo lo stesso sollievo.
Nonostante la crisi, benché non mi sia mosso da Berlino e abbia deciso di trascorrere le feste con i tanti “senza famiglia volontari”, il periodo natalizio è riuscito ad avere la meglio: da metà Novembre le decorazioni e gli addobbi hanno incominciato a trasformare l’atmosfera delle vie e delle piazze; mercati, mercatini e fiere, hanno chiamato a raccolta migliaia di turisti (e non), per  regali e compere e frenesia nella corsa dell’ultimo pacchetto all’ultimo minuto anche qui nella capitale tedesca.
L’unica, inaspettata differenza è stato il fatto che Lunedì, 2 Gennaio i tedeschi hanno ripreso a pieno ritmo ogni attività, scuole comprese. L’Epifania, infatti, è una festività che celebrano solo in un paio di regioni nel sud della Germania, e che la maggior parte delle persone non conosce affatto.
E perchè celebrare la nascita di Gesù e non la sua adorazione da parte dei Re Magi?
Sono andato a cercare un po’ di informazioni sul web, ma non ho trovato risposta.
Tra le molte cose che ho letto, però, quelle che mi hanno colpito di più sono che:
1. Non esiste una datazione storica del giorno della nascita di Gesù.
2. Natale è una delle tante feste religiose che sono state sovrapposte, dalla Chiesa, a riti pagani già esistenti. Il 21 Dicembre, infatti, in occasione del solstizio d’inverno, in moltissime civiltà e fin dalla preistoria, questo periodo dell'anno si celebrava, con grandi fuochi ad illuminare la notte, candele, falò attorno a cui incoraggiare l'avvento della luce, la nascita del Sole “novello” nella sua ascesa.
3. La dodicesima notte dopo il 25 Dicembre(dunque, il 6 Gennaio), si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura.
I Romani credevano che in queste dodici notti, figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri.
4. La Pasqua è una festività mobile perché legata a due eventi astronomici: l’equinozio di primavera (21 Marzo) e la luna piena.
La prossima Pasqua, infatti, sarà Domenica 8 Aprile e cioè, la prima Domenica, dopo il primo plenilunio successivo all’equinozio di primavera.
Chissà perché non ci avevo mai fatto caso.