Affrontare “certi temi” non è mai facile. Farlo in 2400 battute(spazi inclusi)senza correre il rischio di passare per qualunquisti e superficiali è difficilissimo.
Ci provo lo stesso, ma devo chiedere a chi legge di fare uno sforzo e di venirmi incontro, per evitare che quel che cerco di dire venga terribilmente frainteso.
Cominciamo con un assurdo:
mettiamo il caso che un giorno andiate in banca e che, mentre siete in fila, vi capiti di leggere un cartello con su scritto: “ Informiamo la gentile clientela che se cercaste di rapinare questa banca, potremmo chiamare la polizia senza prima avvertirvi”. Cosa vi verrebbe da pensare davanti ad un annuncio simile?
A me è venuto in mente che nelle banche dove questo cartello non c’è si possono fare rapine senza il pericolo che la polizia venga chiamata (senza prima avvertirvi) e che fare le rapine, pur non essendo legale, è un uso praticato da alcuni e tollerato da altri. Ho cominciato con l’assurdità della rapina perché spero che davanti ad un reato come il furto non si possano avere molte opinioni contrastanti.
Veniamo al reale: andando a bere con gli amici, qui a Berlino, una volta in questo bar, una volta in quel locale, mi sono trovato davanti ad un cartello che riportava questa scritta: ”Se fumate le canne in questo locale, potremmo chiamare la polizia senza prima avvertirvi”. E ho iniziato a chiedermi cosa volesse dire. Si perché, fumare nei locali(le sigarette)in molti Paesi d’Europa è ancora legale e anche le canne,seppur illegali, sono largamente tollerate.
La Germania è un Paese che combatte e punisce lo spaccio, ma che ha depenalizzato l’uso personale di marijuana e haschisch (a secondo delle regioni e delle quantità). A Berlino il possesso per uso personale è tollerato fino a 5 grammi ed esiste un tacito accordo fra i gestori dei locali e i clienti: i primi non controllano, i secondi fumano in maniera discreta, senza essere troppo sfacciati, mimetizzandosi con la gestualità degli altri fumatori e confondendosi nella cappa di fumo che avvolge la maggior parte dei bar di Berlino.
Fanno eccezione due o tre locali, quelli dove il gestore che non condivide questo tipo di consuetudine, deve avvertire la clientela con quei cartelli, e che, dovendo puntualizzare una cosa ovvia, finiscono con l’essere assurdi.
Il detto “l’eccezione conferma la regola” mi ha sempre affascinato, ma adesso sono un po’ confuso, perché davanti a questa situazione, non so più qual è l’eccezione e quale la regola.