Il 3 Ottobre la Germania festeggia la riunificazione tra l’ Est e l’ Ovest della nazione (1990).
Anche qui, il “ponte” (era lo scorso lunedì) ha fatto muovere le masse che, approfittando dei 24° e di 2 settimane consecutive di sole (che ha latitato per tutta l’estate!) hanno dato vita ad un vero e proprio esodo: gite fuori porta, ai laghi o nei boschi, da amici o parenti, in bici o in auto, purchè si godesse di questo inizio Autunno inaspettatamente estivo.
E anche chi ha deciso di rimanere in città, ha trovato la maniera di godersi il lungo W-E, mettendo barchette, canoe e canotti nel canale o, più semplicemente, organizzando un picnic con “grill” in uno dei tanti parchi di Berlino.
Noi, abbiamo scelto il Goerlitzer Park, proprio nel cuore di Kreuzberg.
Dopo esserci divisi i compiti, ci siamo dati appuntamento per il Lunedì verso le 14:00 nel parco, nel posto dove di solito giochiamo a pallone (si, a pallone, non a calcio!) e abbiamo iniziato ad “apparecchiare” il nostro picnic con coperte, tovaglie, pane, insalate, birre e vino, dolcini (fatti o comprati) e carne e verdura da grigliare: si perchè, qui, nei parchi, è possibile, normale e molto diffusa l’usanza di portarsi il proprio barbecue per e arrostire nel bel mezzo della città a tutte le ore del giorno e della notte !
Questa possibilità, il giorno di festa e, soprattutto, la giornata di sole splendente, hanno trasformato il parco in una “sagra della carbonella”, improvvisata e autogestita.
Il risultato è stato sorprendente, perché fra berlinesi doc, famiglie turche, berlinesi d’adozione e turisti , la quantità di persone che hanno iniziato ad accendere e sventolare carbone ha fatto si che, verso il tramonto, tra gli alberi del parco, scendesse una fittissima nebbia.
Ma non quella fatta di goccioline d’acqua in sospensione nell’aria, bensì quella del fumo delle migliaia di persone che hanno arrostito di tutto, per ore, nel parco.
Questa usanza, i Berlinesi, l’hanno acquisita dai Turchi (la comunità straniera più numerosa in Germania è quella turca con 2,7 milioni di abitanti) che, come spesso avviene nei processi di integrazione, mentre si imparano usi e costumi del Paese ospitante, gli “indigeni” finiscono col farsi contaminare da alcune usanze degli ospitati.
E anche se negli ultimi mesi, le destre europee, anche quelle più moderate (Merkel compresa) hanno decretato il fallimento del multiculturalismo in Europa, la nebbia che ha avvolto i tanti parchi di Berlino in occasione della riunificazione delle due Germanie, sembrava un chiaro segno di multiculturalismo ben riuscito.
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